… And I still can see blue velvet
Through my tears.
Bobby Vinton
E a te che quadri piacciono ? Blu. A me piacciono i quadri blu. Che siano il blu di Picasso, i monocromi in Blu Klein, o il blu cielo di Alberto Martini. Sono tutti belli. Come con le donne, basta che siano bionde, così con i dipinti : è il colore a fare la differenza. Un’ossessione, la mia, che cade quasi nel feticismo. Il feticismo cromatico : titolo ideale per uno di quei libri incomprensibili che si devono studiare in preparazione dell’esame di filosofia estetica. L’ultimo oggetto che ha solleticato la mia speciale debolezza, è stato un olio su tela esposto allo stand della Galleria Mazzoleni presso il Miart 2016. Blu e Grigio Blu, dipinto nel 1964 dall’artista Serge Poliakoff.

Serge Poliakoff
1964. Olio su tela
Un francese per naturalizzazione, Serge Poliakoff, nato nella Russia zarista e fuggito a seguito dello scoppio della rivoluzione d’ottobre. Il discendente di una ricca famiglia tzigana capitato nel circolo bohemien, la sera a suonare la chitarra nei bar parigini e il giorno a impastoiare le tele con misteriose forme astratte. Seguace di Vasilij Kandinskij e Robert Delaunay, Poliakoff fu uno dei maggiori rappresentanti della corrente pittorica detta astrattismo geometrico. Sono i colori, la loro intensità, la scelta del loro accostamento, sono i colori a fare il quadro. Il blu e il grigio tendente al blu, il grigio blu. Guardato da distante, il dipinto di Poliakoff potrebbe sembrare uno strano paesaggio, uno scorcio montano, la veduta su dei massicci cumuli rocciosi che stringono un angusto vallone. E invece, nel concreto, non rappresenta un bel niente. Solo del colore, il blu, e il grigio che vira al blu. Quanto basta per finire su questo blog.
Il grigio ed il blu sono colori freddi e raffinati, tendono al distacco materico ma avvicinano il pensiero in un contesto di algida osservazione…
Lo prendo come un complimento 😉
I would say that Blu is royal, divine, in my eyes even positive and nice and warm … I don’t know why immediately I recall in my memory the song of D. Modugnio (Volare) …
Penso che sogno così
non ritorni mai più,
mi dipingevo le mani
e la faccia di blu,
poi d’improvviso venivo
dal vento rapito,
e incominciavo a volare
nel cielo infinito.
I like art because is form of interpretation from a different perspective/ point of view, and this paint I would like to see like that…
Thanks for your comment, I couldn’t believe you knew Domenico Modugno !