Narra un antico racconto iraniano di un bambino che faceva dei disegni tutti di colore rosso. Uomini, alberi, case, animali… tutti dipinti con il colore del sangue, della passione, del pomodoro. Stupiti e un po’ preoccupati da questo comportamento, i maestri di scuola del bambino un giorno decisero di convocare i suoi genitori.
“Perché fai tutti i tuoi disegni con la matita rossa ?” Domandarono gli adulti al bambino.
“Perché è l’unica matita che ho” rispose il bambino.

Pablo Picasso
1901. Olio su tela
Nel 1901 Pablo Picasso ha vent’anni. Appena vent’anni e un talento straordinario già riconosciuto dal padre pittore, dai critici d’arte spagnoli, dal cenacolo di intellettuali francesi che frequenta a Parigi e dalla mamma Maria – ma la mamma non conta : ogni scarrafone è bello a mamma sua. Il giovane Picasso forse non è bravo a giocare a pallone, ma gli è sufficiente avere una matita o un pennello in mano per disegnare il mondo. Questo tuttavia non gli interessa, o meglio non gli basta. Con l’invenzione della fotografia, infatti, gli artisti si sono resi conto che la pura e semplice riproduzione del reale non li appaga più. La precisione di una linea tracciata a mano non potrà mai competere con quella di una macchina fotografica. E’ una guerra persa : bisogna che la pittura si rinventi. E si dà il caso che Picasso ha qualche idea interessante a riguardo.
Date un’occhiata all’autoritratto che il pittore spagnolo realizza appunto nel 1901. Un giovane uomo dall’aria seriosa, imbacuccato in un pesante cappotto scuro e con le mani probabilmente infilate nelle tasche. I suoi contorni sono sfumati, e tutto il quadro è dipinto in un solo colore. Anticipando Yves Klein e Malevich, Picasso dipinge un monocromo blu. Il blu : il colore del cielo, della malinconia, dell’in(de)finito, del Danubio, della rapsodia di Gershwin, della Marina Militare. Perché un quadro realizzato esclusivamente con il colore blu ? Nel caso di Picasso non ci furono convocazioni dei genitori da parte dei maestri di scuola né tirate di orecchie. Solo una caterva di interpretazioni psico-artistico-filosofico-scientifiche da parte di un battaglione di storici dell’arte negli anni a venire.
L’artista spagnolo, dal canto suo, uomo di poche parole, dà una versione dei fatti degna di un antico racconto iraniano. Quando si hanno vent’anni a inizio ‘900 e non si proviene da una famiglia appassionata di partite di polo e caccia alla volpe, può capitare di dover fare i conti con le ristrettezze di una vita low cost. Viaggi in penultima classe, cinema una volta al mese, polenta a colazione… Se poi di mestiere si fa il pittore, meglio dipingere quadri di colore blu. Il blu : il colore che offre il miglior rapporto qualità/prezzo.