A Parigi

parigiAppena metto piede fuori dalla Gare de Lyon, mi sembra di essere arrivato nel paese dei balocchi. Luci, strade, macchine, il bagnato sull’asfalto. Chi torna dal lavoro, chi va al lavoro, chi il lavoro forse lo sta ancora cercando – e chi probabilmente l’ha già perso. Scusi, mi può gentilmente indicare la direzione per Bastiglia ? Troppo tardi, andato, camminava troppo in fretta. E poi la metropolitana, l’intreccio di linee colorate e i tunnel infiniti dove è vietato fermarsi : qui si marcia, si corre, i grandi manifesti apposti ai muri pubblicizzano spettacoli mostre concerti ma i passanti li guardano con la coda dell’occhio, lo sguardo rivolto alla fine del tunnel dove sperano ci sia il treno ad attenderli. La Francia è così, Parigi piglia tutto, e a me che abito in provincia non restano che briciole. Picasso, Modigliani, Soutine, Monet, Manet, Dubuffet, Chagall, Picabia… ve li sto a elencare tutti ? Tutti lì, a Parigi. Louvre, Pompidou, Museo d’Orsay, Quai Branly, Halles Saint Pierre, Fondazione Louis Vitton, Museo Cernuschi, Museo di Arte Moderna, Grand Palais, Casa della Fotografia, Jeu de Paume e bla bla bla… Anche loro tutti lì, a Parigi. Se ami l’arte, quella antica, quella moderna, quella contemporanea, allora ami anche Parigi. A Parigi non c’è Disneyland, Parigi è Disneyland.

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