Il valzer degli alberi e del cielo, romanzo di Jean-Michel Guenassia

Quando l’ho conosciuto di persona, in occasione di un incontro tra autore e lettori organizzato dalla casa editrici Salani, non ho avuto il coraggio di dirglielo : Signor Guenassia, Lei mi ha rubato l’idea ! Ma come mi sarei mai permesso, io semplice blogger a tempo perso, muovere una tal critica a uno scrittore, uno scrittore di professione, riconosciuto a livello internazionale ? Eppure questa è la prima cosa che ho pensato leggendo la trama del suo nuovo libro, da poco uscito in versione italiana con il titolo de Il valzer degli alberi e del cielo : ma questo avrei dovuto scriverlo io !

Sono arrogante, è vero, pensare che per dar vita a un romanzo bastino avere una buona idea e sapere battere a macchina. Però alla notizia che l’ultima opera dello scrittore francese Jean-Michel Guenassia è dedicata ai giorni finali della breve, disperatissima vita di Vincent van Gogh, mi è come salito un groppo alla gola.

Van Gogh, no, non un romanzo su Vincent van Gogh, mi sono detto : non un romanzo sul compagno di solitudine con cui passai l’estate di sette anni fa nell’assolatissima Saint-Rémy-de-Provence, lui in fuga dal demone della pazzia e io da quello della disoccupazione. Il van Gogh ritratto da Guenassia, tuttavia, non è l’artista tormentato sotto il sole della cocente Provenza, l’anima addolorata in preda all’inesplicabile follia che porta a gesti estremi quali il famoso taglio dell’orecchio. Il van Gogh di Guenassia è un van Gogh inedito.

Non è il primo, e non sarà nemmeno l’ultimo, dei libri che ripercorrono l’esistenza enigmatica di uno dei massimi esponenti della pittura moderna, genio incompreso e artista maledetto per eccellenza, ma Il valzer degli alberi e del cielo va oltre la ricostruzione biografica o la letteratura d’arte. Parlando dei momenti di fragile spensieratezza che precedettero la morte prematura e controversa dell’artista olandese il 29 luglio 1890 ad Auvers-sur-Oise, località francese nei pressi di Parigi, Jean-Michel Guenassia non solo rende omaggio al precursore della nuova generazione d’impressionisti, il pittore degli inconfondibili girasoli, dei vibranti ritratti, o dell’infinita notte stellata. Il valzer degli alberi del cielo è prima di tutto il racconto di un’epoca, la ricostruzione di un mondo che ormai non c’è più : trattasi di un romanzo storico.

Protagonista e voce narrante della storia, infatti, è la giovane Marguerite Gachet, figlia diciannovenne di Paul-Ferdinand Gachet, grande amatore d’arte e medico curante di van Gogh durante il suo soggiorno ad Auvers-sur-Oise. Attraverso lo sguardo innocente e sognatore di questo personaggio femminile, e grazie ai brevi inserti di testimonianze dell’epoca che sospendono di tanto in tanto la narrazione, scopriamo un universo brutale e profondamente maschilista, una concezione di giustizia sociale molto diversa rispetto a quella odierna, ma anche un periodo di straordinario fermento creativo.

C’è Vincent, certo, il pittore squattrinato di cui solo nelle ultime pagine del libro viene citato il nome per intero (ma si tratta davvero di van Gogh ? viene da chiedersi nel corso del racconto), c’è la giovane protagonista che se ne innamora perdutamente, c’è il Dottor Gachet, padre padrone e spregiudicato mercante d’arte. E poi ci sono i grandi interpreti della cultura francese di fine diciannovesimo secolo, Paul Gauguin, Émile Zola, Charles Garnier, Camille Pissarro, Claude Monet, Edmond de Goncourt…

Insomma, ne Il valzer degli alberi e del cielo c’è veramente tanta roba : all’attenta ricerca su Vincent van Gogh, su cui tra l’altro vengono messe in dubbio alcune credenze diffuse, in particolar modo le circostanze della sua scomparsa, Guenassia ha aggiunto l’inchiesta più ampia sulla cornice storica, confezionando un romanzo che appassiona, diverte, e alla fine insegna anche qualcosa. Forse non il libro definitivo sul mitico artista olandese, ma a quello ci sto già pensando io.

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5 risposte a "Il valzer degli alberi e del cielo, romanzo di Jean-Michel Guenassia"

  1. Mi intriga molto! Domani vado in libreria e l’acquisto
    Finito di leggerlo ti dirò cosa ne penso
    Un caro saluto e un augurio di una felice domenica
    Ps: non rinunciare a scrivere un libro, magari sulla vita di qualche pittore
    Adriana

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