Non sapevo che fosse anche pittore. Io me lo ricordavo pugile, o invincibile soldato. E invece il buon vecchio Sly non finisce di stupirmi : questa volta si è scoperto artista. Ma artista vero, nella vita reale, non nell’ennesimo film fracassone. Ma dai ! Woody Allen ha l’hobby del clarinetto, Sylvester Stallone si diletta con colori e pennelli. E c’è anche chi apprezza i suoi coloratissimi quadri : il Museo d’arte moderna di Nizza ha appena ospitato una mostra totalmente dedicata al suo talento pittorico. Real Love, amore vero, retrospettiva che illustra un aspetto meno conosciuto, ma non per questo meno rappresentativo, dell’intramontabile star hollywoodiana.
Al vernissage, sabato 16 maggio, presenziato da Stallone stesso, c’era quasi più calca che all’anteprima di una sua nuova pellicola. Sly ! Sly ! Sly ! Il vero Stallone italiano è tornato! Forse che in Costa Azzurra l’arte contemporanea tira più del cinema ? Visto quello che accade ogni primavera a Cannes, avrei i miei dubbi. L’artista-attore ha commentato l’evento con la sua inconfondibile secchezza : “La pittura tocca i sensi, la verità è immediata. Anche la scrittura può toccare i sensi, ma io penso che la pittura sia la forma più autentica, la più onesta di tutte le arti, perché è semplice e non perdona”. Sono d’accordo con lui. Dio perdona, Rambo no.
Dedicato al valoroso popolo afghano?
Basta avere un nome altisonante e tanti soldi per trovare aperte tutte le porte di gallerie e musei. L’importante è vendere, il talento è un’altra cosa quindi se son rose fioriranno!