Stronzi, fanculo, capolavoro, cazzotti dietro le orecchie, merda, il Rinascimento lombardo, gulp ! Santoro (?), abbasso le accademie, cazzo, con il cuore, ma vatt… eh, ops! ma porca di quella miseriaccia bastarda, Benedetto Croce, la casta, Palazzo Reale, tran tran… ma dai !!! le Scuderie del Quirinale, e il MoMa ? siete solo dei fetenti, fascista, comunista, piduista, Modigliani esprimeva il disagio, Dino Risi, Dino De Laurentiis, Dino Buzzati, vai a ciapà i rat, e poi dicono che nel Louvre ci sono troppe correnti d’aria, Pablo Picasso, fai schifo, la Pietà Rondanini, sputo, finocchi, Monty Python, i falsari, capra ignorante, tanti soldi, Sua Eminenza, siete tutti morti, Giorgio de Chirico, faccia di merda, Maremma maiala, Emilio Fede, conservazione dei beni culturali, Lei non sa chi sono io ! PRRRRR……. Accumulare parole e parolacce a caso su arte e politica dà i suoi frutti. Vittorio Sgarbi insegna.
Se Vittorio Sgarbi avesse adottato un linguaggio “educato” nessuno se lo sarebbe filato. Il Vittorio nazionale è un gran marpione e sa come attirare l’attenzione…
Già. Peccato che per attirare l’attenzione (quelli che parlano bene la chiamano “audience”) si debba ricorrere a toni chiassosi e cafoni. Magari che anche questo post raggiungerà un insperato successo ?
Sgarbi ha un caratteraccio… ma ci è o ci fà?
Ci fa.
L’articolo mi ricorda la poesia futurista