Sali in macchina, ti dimentichi di mettere la cintura, ti ricordi di mettere la cintura, ti metti la cintura, giri la chiave, premi la frizione, inserisci la prima marcia, lasci andare la frizione intanto che dai gas. Ed è così che ti getti nel traffico della metropoli, verso la tua giornata di lavoro. La tua ennesima giornata di lavoro.
Beh, cosa c’è, vi pare che ci sia poco di artistico in tutto ciò ? Ma questa è vita, vita vera, vita vissuta da milioni di persone che quotidianamente intasano le grandi città in disumani imbottigliamenti di automobili. Lo spunto perfetto per un’opera d’arte grandiosa, monumentale : Metropolis II, un’installazione cinetica progettata dall’artista americano Chris Burden attualmente esposta al Museo d’arte di Los Angeles. Un gigantesco circuito composto da 18 strade tra cui un’autostrada a 6 corsie e persino una ferrovia.
Volete sapere quante macchinine percorrono ogni ora questa incredibile città in miniatura? 100 000. Ripeto : 100 000. No, non sto scherzando. Per riprodurre i rumori, la velocità, il dinamismo delle grandi città del XXI° secolo, e soprattutto per dare un’idea dello stress che la vita urbana comporta per l’individuo, Chris Burden non ha lesinato sui mezzi. Impiegando addirittura 4 anni nella realizzazione finale del progetto.
Peccato non poterla vedere dal vivo : per noi che non abitiamo a Los Angeles, l’unico modo di scoprire Metropolis II è guardare il breve filmato riportato qui in alto. Sicuramente l’effetto non è lo stesso, ma se volete provare davvero le emozioni che l’artista intende trasmettere, non vi resta che farvi un giro in macchina per le strade di una qualsiasi grande città.