Quel signore mi ricorda qualcuno. Ha un che di familiare. Ora non saprei dire chi… ma sono sicuro di averlo già visto. Forse riflettendoci un momento… ci sono, è sicuramente lui. Samuel Beckett. Il celebre drammaturgo inglese. No, che dico, Samuel Beckett non era inglese : era irlandese, nato e cresciuto a Dublino. Grande scrittore, addirittura insignito del Premio Nobel. Avete presente qualche sua opera ? Sono sicuro di sì : anche se non siete assidui frequentatori di teatri di prosa o letteratura drammatica, avrete sicuramente sentito nominare il suo Aspettando Godot. Magnifico.

Florent
2014. Fotografia su plexiglass sovrapposta a tela ricoperta di collage et acrilico
Ma perché vi parlo di Samuel Beckett? Perché appena ho visto il quadro riportato qui a fianco ho pensato a lui. E il bello è che il signore ritratto non è Samuel Beckett. Bene, mi domanderete voi, e allora chi è ? Nessuno, o meglio : nessuno di famoso. Un anonimo signore italiano a spasso per Marsiglia. Gli uomini in fin dei conti si somigliano un po’ tutti : i sosia, non esistono. E quindi che cosa ha spinto l’artista a fare il ritratto di un anonimo italiano ? I tratti particolarmente marcati, rugosi del suo viso. Un viso forse non bello, un viso maturo, un viso vissuto, un viso… Dai, permettetemi la banalità : un viso particolare. Un viso alla Beckett. Voilà!
Florent, l’autore dell’opera, pubblicitario parigino catapultato a Marsiglia e convertitosi all’arte, lavora per ispirazione improvvisa. Un po’ come i pittori impressionisti, insomma ? Beh, dai, non proprio come loro. Florent gira per le vie delle città munito di macchina fotografica e si lascia sorprendere da ciò che vede. Dopotutto la bellezza non va inseguita : basta darsi delle opportunità ed è lei a offrirsi spontaneamente. Il gioco del caso e dell’amore… Bello quel viso, interessante quello scorcio urbano, figo quel personaggio, singolare quell’edificio… E click ! Scatto fotografico. Dalla foto si passa al negativo, il negativo viene stampato su un pannello trasparente in plexiglass, il pannello in plexiglass viene applicato su una tela in secondo piano, la tela viene tappezzata di brandelli di manifesti pubblicitari rubati dalle strade. Il negativo di una foto, nero, emerge così da uno sfondo colorato in cui si possono riconoscere motivi grafici o parole a metà. Siamo dalle parti della Pop art ? Sì, forse. Siamo dalle parti di un post dell’assurdo ? Sì, anche. Chissà, forse sarebbe piaciuto al vecchio Sam…