Vi presento Şener Özmen

Malgrado la forte ascendenza che hanno avuto su di me kebab e narghilè, durante la mia vacanza a Istanbul di settimana scorsa ho trovato il tempo per fare un salto all’Istanbul Modern, un antico deposito marittimo riconvertito in Museo di Arte Moderna. Cosa c’è all’Istanbul Modern ? Una collezione permanente costituita per lo più di arte turca, con qualche interessante ospite straniero, una sala di proiezione per rassegne cinematografiche e uno spazio per le mostre temporanee. Certo non è il Louvre, ma una visita vale decisamente la pena. Ora mi sarebbe piaciuto dedicare un articolo sul panorama artistico turco contemporaneo, ma purtroppo all’interno del museo era vietato scattare foto. Pena la legge del taglione. Mi concentrerò pertanto su una delle scoperte più sorprendenti che ho fatto all’Istanbul Modern : l’arte … (non ho ancora trovato l’aggettivo giusto) di quel burlone di Şener Özmen, che da Istanbul mi ha condotto a più di mille chilometri a sud-est, fino ai deserti sassosi del Kurdistan, fino alla città di Diyarbakir. Nato nel 1971 da qualche parte della Turchia sud orientale e laureatosi in pittura presso l’Università di Çukurova, Şener Özmen è uno stakanovista dell’arte. Poco è dire che i suoi lavori sono stati presentati in mostre internazionali in Francia, Germania, Stati Uniti, Spagna, Serbia etc… Özmen, infatti, oltre alla creazione si dedica anche alla critica artistica, alla traduzione e all’insegnamento. E addirittura alla poesia. A Diyarbakir, città in cui vive e lavora attualmente, è considerato come una vera e propria celebrità artistica locale. Lui, tuttavia, prende la propria vocazione con molto disincanto. A Şener Özmen piace ridere, soprattutto di se stesso. Una risata vi seppellirà, diceva non so chi : beh, provate a tradurlo in turco e vedete che effetto fa.

La strada verso la Tate Modern
La strada verso la Tate Modern
Şener Özmen
2003. Video 7’ 45’’

Campione dell’autoironia è La strada verso la Tate Modern, un video di 7’45” risalente al 2003, quando l’artista era ancora alla ricerca della notorietà internazionale. Protagonisti di questo video sono l’artista stesso e il collega Ekan Özgen, i quali, novelli Don Chisciotte e Sancho Panza in giacca e cravatta, si aggirano a dorso di cavallo e di mulo per i territori deserti e montagnosi vicino a Diyarbakir. E indovinate dove sono diretti ? Verso l’Eldorado dell’arte contemporanea, la galleria londinese Tate Modern. Assurda metafora dell’estrema difficoltà dell’artista nel vedersi riconosciuto nel proprio ruolo, La strada verso la Tate Modern è anche una trasfigurazione dell’universo artistico contemporaneo, landa desolata popolata da geni incompresi (o matti del villaggio?) nell’improbabile ricerca di affermazione.

Che cosa vuole un artista attualmente
Che cosa vuole un artista attualmente
Şener Özmen
2012. Video 2’ 19’’

Di una tematica simile tratta Che cosa vuole un artista attualmente, breve video in cui Şener Özmen, vestito questa volta un maniera decisamente più casual, al centro di un campo deserto, punta il dito indignato verso la camera da presa tentando di comunicarci qualcosa. Ma che cosa sta urlando ? Dei rumori assordanti di aeroplani, specchio chiassoso della società odierna, ci impediscono di udirlo. Il messaggio di Che cosa vuole un artista attualmente è ancora più esplicito di La strada verso la Tate Modern, l’effetto altrettanto straniante.

Supermuslim
Supermuslim
Şener Özmen
2003. Serie di 12 fotografie

Ultima chicca è Supermuslim, ovvero il Supermusulmano, una irriverente serie di 12 fotografie che apparentemente potrebbero sembrare le istruzioni per uno scherzo di Carnevale. Vestito da Superman, il supereroe americano per eccellenza, Şener Özmen si toglie il mantello rosso e lo utilizza come tappeto, mostrando così le differenti fasi della preghiera islamica. Superomismo fumettoso americano mischiato alla traduzione religiosa musulmana : il cocktail esplosivo è servito. E chi se ne frega della censura islamica o del politically correct, come dicono dall’altra parte dell’Atlantico.

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5 risposte a "Vi presento Şener Özmen"

  1. mi piacerebbe leggere a proposito di Sener Ozmen una critica di Elif Shafak, una scrittrice straordinaria, coraggiosa,affascinante e perfino turca , forse arriverò a Istambul e ti vorrò conoscere caro Sener

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